Harry Potter e la Mappa dei Malandrini
Non è del tutto chiaro come la Mappa dei Malandrini sia finita nell’ufficio di Argus Gazza, ma è probabile che i quattro furono scoperti a un certo punto. Provarono a rubarla di nuovo, ma nessuno di loro ci riuscí.
Quando le priorità di tutti e quattro cambiarono e furono accettati nell’Ordine della Fenice per combattere Lord Voldemort, dimenticarono la Mappa, dedicando il loro tempo e tutta la loro forza alla lotta contro il Signore Oscuro.
Decenni piú tardi, i gemelli Weasley combinarono molti guai nel loro primo anno di scuola. Quindi per loro fu una buona cosa trovare e rubare la Mappa dall’ufficio di Gazza.
Tennero la Mappa e la utilizzarono per molte malefatte finché nel libro di “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” videro Harry cercare di arrivare a Hogsmeade sotto al Mantello dell’Invisibilitá. Tutti i suoi compagni avevano il permesso per la visita firmato dai genitori, ma Harry no.
Cosí i Gemelli afferrarono Harry, notando le sue impronte sulla neve, lo trascinarono in un angolo e gli consegnarono la Mappa del Malandrino. Gli mostrarono l’incantesimo da utilizzare per far funzionare la Mappa, e come renderla di nuovo una normale pergamena con l’incantesimo “Fatto il misfatto”.
Da quel momento in poi Harry utilizzó la Mappa, scoprendo Peter Minus e osservando il puntino che rappresentava Ginny, mentre si rendeva conto di essersi innamorato di lei. A un certo punto la Mappa gli fu tolta dal finto Malocchio Moody, ma in seguito Harry recuperó la Mappa nell’ufficio del presunto Moody.
Harry non lasció in ereditá la Mappa ai suoi figli. Fu il piccolo Albus Severus Potter a rubare la Mappa dalla scrivania di suo padre, e probabilmente combinó qualche guaio a Hogwarts usandola.
I pensieri di J.K.Rowling
La Mappa del Malandrino fu un bel problema per l’autrice J.K. Rowling, perché la carta dava a Harry troppe informazioni e libertà. A volte si rammarica di non aver fatto sparire la carta, ma pensa che i momenti in cui Harry guardava Ginny sulla mappa fossero troppo belli per non raccontarli.