Storia della Bacchetta
Ma non solo questa bacchetta unica (un elemento importante della serie di Harry Potter insieme alla Pietra Filosofale e al Giratempo) ha una storia straordinaria: anche il suo proprietario Albus Percival Wulfric Brian Silente ha una storia impressionante, con molto da raccontare. Quando Harry Potter arrivò a Hogwarts, Albus Silente era il Preside; tuttavia da giovane Silente stesso vi aveva studiato, come studente della casa dei Grifondoro. Aveva un talento straordinario come giovane mago e fece cose incredibili grazie al suo dono. Così l’uomo dalla barba grigia di oltre 100 anni che ci è più famigliare acquisì molta esperienza e condusse anche alcune ricerche rivoluzionarie durante la sua giovinezza. La sua conoscenza sembrava essere quasi illimitata e grazie al suo carisma e alla sua personalità divenne un mago saggio, gentile e giusto. Perfetto per essere a capo della scuola di magia di Hogwarts. Sebbene sembri essere un leader e un Preside nato, ci furono molti critici di Silente. Non tutti i maghi erano d’accordo con la sua direzione scolastica e con la sua filosofia. Soprattutto la sua cordialità e accettazione dei Babbani venne rifiutata e disprezzata dai maghi razzisti. Tuttavia, la sua morte per mano di Severus Piton sconvolse l’intero mondo magico. La potente bacchetta di Albus Silente fu seppellita insieme alla salma durante il funerale, ma non vi rimase a lungo. Lord Voldemort, assetato di potere, la rubò per i suoi scopi malvagi, ma dopo il combattimento con Harry Potter, la bacchetta andò incontro al suo destino.
La Bacchetta di Sambuco è realizzata – come suggerisce il nome – con il legno di sambuco (in inglese Elder) e il nucleo contiene un pelo di Thestral, un essere magico che assomiglia sia a un cavallo che a un rettile e ricorda la morte per le sue sembianze tenebrose. Una bacchetta ccn questa combinazione è davvero unica e potente.
Origini leggendarie della Bacchetta di Sambuco
La Bacchetta di Sambuco ha di gran lunga il retroscena più straordinario di tutti gli oggetti magici esistenti. Per capirlo, però, devi conoscere la “fiaba dei tre fratelli” – una leggenda che risale a molto tempo fa. Come suggerisce il titolo, racconta di tre fratelli che ricevettero ciascuno un Dono da parte della Morte. Questi tre oggetti, meglio conosciuti come i tre Doni della Morte, uno dei quali era la Bacchetta di Sambuco, erano oggetti estremamente potenti che, se riuniti da un mago degno, lo avrebbero reso il “Padrone della Morte”.
Tutti e tre i Doni sono molto potenti, ma nessuno di questi è tanto pericoloso quanto la leggendaria Bacchetta di Sambuco. È senza dubbio la bacchetta più potente che un mago abbia mai impugnato. Molti incantesimi e maledizioni che sarebbero impossibili per altre bacchette possono essere eseguiti con facilità da questa bacchetta.
Ma ci tengo a ribadire che non è solo la sua storia a rendere la Bacchetta di Sambuco così straordinaria, infatti anche la sua composizione è unica. Era fatta di legno di sambuco e conteneva un pelo della coda di un thestral, un’affascinante Creatura Magica dall’aspetto inquietante, ma dall’animo gentile. Questo pelo peculiare nel nucleo della bacchetta significava che la bacchetta poteva essere controllata solo da un mago che avesse già guardato la morte negli occhi.